
La mia vita ha imboccato la strada che porta al traguardo. Io non lo vedo ancora ma so che è là, in fondo, ad aspettarmi.
Per questo vorrei concentrarmi di più su quanto ho iniziato nel 2008 quando, contro tutto e contro tutti, me ne sono andato in Africa per mettere in pratica la lezione più grande che mi è stata data da un uomo, di nome Gesù, che ha attraversato la Terra duemila anni fa, portando agli uomini messaggi sconvolgenti e potenti, soprattutto ci ha detto "Ama il prossimo tuo come te stesso". Lui stesso, alla fine, diede la più grande prova di amore facendosi crocifiggere. E sulla croce disse "Padre perdona loro perché non sanno quello che stanno facendo".
Ho capito quanto siano importanti le parole ''Amore" e "Perdono".
Il dibattito, da allora, è grande e continua tutt'ora ma non mi coinvolge, io credo alle sue parole, rispecchiano il mio sentire, sono parole che condivido in pieno e che mi rappresentano, da sempre.
Ho iniziato il mio percorso in Africa e continuerò a farlo ancora ma da oggi voglio dedicare il mio tempo e il mio impegno anche al mio paese, terra meravigliosa ed unica dove però esistono ancora sofferenza, solitudine e dolore.
Ma è nota la generosità degli italiani, soprattutto i meno abbienti, quelli che sanno meglio di tutti quanto vale la solidarietà, la voglia di aiutarsi l'uno con l'altro, dividendo il poco che si ha con chi non ne ha, per ridare speranza a chiunque si trovi in difficoltà. "Dove c'è cibo per due, c'è cibo anche per tre"
Voglio avviare quindi un progetto solidale in Italia e sono convinto che si possano avere buoni risultati. Si può fare, però, se saremo tanti a fare quello che i veri potenti del mondo non hanno mai amato fare, loro vogliono che la vita del popolo sia precaria, difficile, lasciandolo in povertà, nel disagio, nel silenzio, costretto alla rassegnazione, per controllare meglio, al buio il nostro meraviglioso pianeta. Si fanno chiamare ILLUMINATI e/o ELITES ma di illuminato ed elite non hanno proprio nulla.